TITOLO
Grande stampa, incisione
Napoleone esce dalla sua tomba
Inciso da Jean P. M. JAZET
su dipinto di Horace VERNET
Si ritiene che l'opera faccia riferimento allegorico al trasferimento delle spoglie di Napoleone da Sant'Elena a Parigi. Così infatti suggerisce il cartiglio sottostante: “Auspico che le mie ceneri riposino sulle rive della Senna, in mezzo al popolo francese, che ho tanto amato” (citazione dal testamento dell'Imperatore). Altri ritengono che la simbologia (di evidente matrice misterica, con richiamo esplicito alla risurrezione evangelica) si riferisca ai rituali di iniziazione esoterica, probabilmente massonica.
Per questa acquatinta, Jean-Pierre-Marie Jazet (1788 – 1871) si è basato su un dipinto eseguito da Horace Vernet (1789-1863) nel 1840, lo stesso anno in cui le spoglie dell'imperatore furono restituite alla Francia. Napoleone, sollevando la lastra di pietra della sua tomba, emergendo dalla volta e gettando via il suo sudario in un alone di luce eterea, dovrebbe chiaramente assomigliare a Cristo che risorge dalla tomba. Esistono anche opere d'arte popolare derivate da questa immagine che rafforzano l'analogia con la risurrezione di Cristo includendo la figura di un grognard su un lato che porta le armi, come un soldato romano a guardia della tomba di Gesù.
L'incisore Jazet acquistò il dipinto originale di Vernet il 25 maggio 1840, il giorno prima che l'Assemblea francese ratificasse la decisione reale di organizzare il solenne ritorno delle spoglie mortali di Napoleone in Francia. L'opera è poi entrata nella prestigiosa collezione Demidov. Fonte
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Napoleone esce dalla sua tomba
Inciso da Jean P. M. JAZET
su dipinto di Horace VERNET
Si ritiene che l'opera faccia riferimento allegorico al trasferimento delle spoglie di Napoleone da Sant'Elena a Parigi. Così infatti suggerisce il cartiglio sottostante: “Auspico che le mie ceneri riposino sulle rive della Senna, in mezzo al popolo francese, che ho tanto amato” (citazione dal testamento dell'Imperatore). Altri ritengono che la simbologia (di evidente matrice misterica, con richiamo esplicito alla risurrezione evangelica) si riferisca ai rituali di iniziazione esoterica, probabilmente massonica.
Per questa acquatinta, Jean-Pierre-Marie Jazet (1788 – 1871) si è basato su un dipinto eseguito da Horace Vernet (1789-1863) nel 1840, lo stesso anno in cui le spoglie dell'imperatore furono restituite alla Francia. Napoleone, sollevando la lastra di pietra della sua tomba, emergendo dalla volta e gettando via il suo sudario in un alone di luce eterea, dovrebbe chiaramente assomigliare a Cristo che risorge dalla tomba. Esistono anche opere d'arte popolare derivate da questa immagine che rafforzano l'analogia con la risurrezione di Cristo includendo la figura di un grognard su un lato che porta le armi, come un soldato romano a guardia della tomba di Gesù.
L'incisore Jazet acquistò il dipinto originale di Vernet il 25 maggio 1840, il giorno prima che l'Assemblea francese ratificasse la decisione reale di organizzare il solenne ritorno delle spoglie mortali di Napoleone in Francia. L'opera è poi entrata nella prestigiosa collezione Demidov. Fonte
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ORIGINE
Francia
PERIODO
1840 ca
AUTORE
Incisione realizzata da Jean-Pierre-Marie JAZET
(Parigi 1788 - 1871).
Il dipinto è di Émile Jean Horace VERNET (1789 – 1863)
(Parigi 1788 - 1871).
Il dipinto è di Émile Jean Horace VERNET (1789 – 1863)
DIMENSIONI
54 x 65 cm
Cornice 109 x 128 cm
Cornice 109 x 128 cm
